La classifica degli errori (volontari ed involontari) che hanno portato alla disfatta di Waterloo

Da quanto visto in tutti questi articoli e questa unica esperienza, gli errori principali sono dovuti a cause fisiologiche e organizzative.
1) Al primo punto metterei il problema fisiologico di Napoleone, quindi la mancanza di un comandante alle truppe.
2) Il secondo punto è stato provocato dal meteo. Infatti la pioggia incessante Arreso un acquitrini io tutto il campo di battaglia. Questo ha provocato una maggiore disorganizzazione nelle truppe napoleoniche. Al contrario le truppe inglesi ben guidate e organizzate approfittarono per traente beneficio!
3) Ultimo, ma non meno importante, è stata la fatale dimenticanza di chiodi e martelli nelle bisacce delle selle dei cavalli abbattuti durante la carica. Infatti, questi dovevano servire per rendere inutilizzabili i cannoni dei nemici piantando il chiodo nei forconi. Questo non avvenne e permise all’esercito prussiano (riposato) di annullare i francesi definitivamente.

Le ragioni della sconfitta di Napoleone secondo la BBC

Il sito della BBC contiene anche pagine dedicate alla storia e alla battaglia di Waterloo in particolare. Ecco come vengono spiegate le ragioni della sconfitta di Napoleone.

Wellington descrisse la sua vittoria come “a damned near-run thing”, sottolineando l’incertezza fino alla fine. Entrambe le parti avrebbero potuto vincere, ma errori di comunicazione, di leadership e di giudizio condussero alla sconfitta dei Francesi.

Comunicazioni: il modo più veloce di comunicare sul campo era di spedire ordini tramite corrieri a cavallo, con un’alta probabilità che venissero intercettati; Napoleone non aveva un sistema di verifica di ricezione degli ordini.

Leadership:Napoleone sbagliò la sua scelta dei comandanti. Sia Grouchy che Ney non si dimostrarono all’altezza.

Errori di giudizio: a causa delle condizioni del tempo, Napoleone posticipò l’attacco fino alle 1 del pomeriggio per permettere al terreno di asciugarsi. Se avesse attaccato prima i Prussiani non sarebbero stati così vicini al campo di battaglia.

http://www.bbc.co.uk/history/british/empire_seapower/battle_waterloo_01.shtml#six

Cronache del Corriere della Sera

Ottimo articolo pubblicato da Paolo Rastelli il 26 luglio 2010 nelle Cronache del Corriere della Sera.it.

Secondo l’autore ci furono “piccoli guai” come “un attacco di emorroidi e la mancanza di qualche etto di chiodi che assieme alla leadership del Duca di Wellington, la tenacia dei soldati britannici e lo scarso addestramento delle truppe francesi” che nell’insieme contribuirono alla disfatta che poi avvenne il 18 giugno 1815.

Wellington a Waterloo (di Robert Alexander Hillingford)

Inoltre, la pioggia che  flagellò il campo di battaglia per tutta la notte,  rese fangoso il terreno e bloccò l’artiglieria pesante le palle dei cannoni.

Il grano maturo (ricordiamoci che siamo a giugno!) non raccolto dai contadini separa le linee avversarie impedendo il corretto attacco alle truppe francesi.

L’attacco di emorroidi, che affligge un Napoleone vecchio e stanco, lo limita nel cavalcare e incitare i propri squadroni durante l’attacco; cosa che invece non succede nell’altro schieramento dove “Wellington cavalca instancabile da un lato all’altro!”

Ed i chiodi mensionati nel titolo che funzione potevano avere?

Per leggere interamente l’articolo consiglio di visitare questo link

I preparativi in pillole…

  • 01:00 – Napoleone a Le Caillou non riesce a prendere sonno e si alza per ispezionare le linee francesi.
  • 02:00 – Wellington riceve da Blücher la notizia che il IV Corpo d’armata prussiano del conte Bülow von Dennewitz, l’unico assente a Ligny, marcerà al mattino da Wavre a Mont-Saint-Jean, distanti 4km, seguito da altri due corpi.
  • 03:00 – Napoleone riceve il rapporto degli ufficiali inviati in perlustrazione e degli agenti segreti infiltrati nelle linee nemiche che gli confermano l’intenzione di Wellington di dare battaglia.
  • 04:10 – Sorge il sole. Il IV Corpo d’armata prussiano (von Bülow) inizia a muoversi da Dion-Le-Mont verso Wavre (2–4 km ad ovest). Il marchese Grouchy, incaricato di controllare i prussiani con 33.000 uomini, invia Pajol con la 4ª divisione di cavalleria (ussari del maresciallo Soult) da Gembloux verso Wavre per cercare il contatto con i prussiani. Napoleone interroga un contadino e due disertori belgi che gli confermano l’intenzione di Wellington di accettare battaglia.
  • 05:00 – Dopo aver consultato lo Stato Maggiore, Napoleone fa inviare gli ordini alle unità fissando l’attacco alle ore 9:00 per permettere al terreno bagnato di asciugarsi (era previsto per le 6:00).
  • 06:00 – Gli inglesi e gli alleati prendono posizione sulle alture di Mont-Saint-Jean su un fronte di 4–5 km sotto il comando del Duca di Wellington, che monta il cavallo Copenaghen.
  • Mappa dei movimenti delle armate contrapposte nei giorni che precedettero la battaglia

    Mappa dei movimenti delle armate contrapposte nei giorni che precedettero la battaglia

Rievocazione delle armate coinvolte.

Durante il periodo primaverile, tra aprile e maggio tutti i fine settimana viene effettuata la rievocazione storica in costume dell’epoca delle truppe che parteciparono alla battaglia.

Nel mese di giugno c’è la vera rievocazione storica della battaglia. In questa occasione è possibile assistere a tutti i preparativi degli eserciti al completo con tutta la cavalleria e la fanteria.

Si assiste agli attacchi della fanteria e della cavalleria con fedele ricostruzione dei momenti salienti della battaglia.

Giocare alla guerra

Molto diffusi negli anni ’70 e ’80, e a dispetto di un recente periodo di crisi, i Giochi di Guerra con ambientazione storica sono ancora molto giocati. Si tratta di veri e propri giochi da tavolo, scatole contenenti mappe colorate (di solito con griglia esagonale) e pedine di cartoncino al posto dei soldatini. Le regole sono spesso abbastanza complesse per assicurare il giusto compromesso tra le variabili umane, strategiche e una buona dose di fortuna.

Nell’articolo Introduzione al Wargame viene presentata la storia avvincente di questo gioco per appassionati. Tuttavia è necessaria una considerazione: per poter ricreare le giuste condizioni oppure per poter sfidare un giocatore esperto è richiesta una seria conoscenza dei regolamenti ma, da non sottovalutare, anche delle reali condizioni storiche. Un ottimo modo per comprendere il ruolo del terreno e delle scelte umane. Giocare alla guerra, in questo caso, è spesso sinonimo di giocare alla storia.

Per potersi cimentare nella ricostruzione della battaglia di Waterloo ecco: Napoleon at Waterloo regolamento gratuito [in inglese] corredato di mappa di gioco, pedine da stampare, esempi e consigli strategici e, per ricordare che non si tratta solo di un gioco, una serie di note storiche.

Nei panni dei protagonisti: la simulazione strategica!

Il gioco di simulazione “The battle of Waterloo” permette di prendere posizione nella battaglia di Waterloo.
La battaglia fu combattuta tra l’esercito francese, guidato da Napoleone Bonaparte, e il Duca di Wellington, leader delle forze alleate anglo-prussiane. La simulazione, curata dalla BBC è strutturata attraverso una serie di scelte tattiche le cui conseguenze sono visibili attraverso animazioni. Scegliendo Wellington, e ripercorrendo le stesse manovre, è possibile concludere la simulazione con gli stessi risultati di quel fatidico giorno. Nei panni di Napoleone e facendo tesoro degli errori, invece, è possibile vedere trionfare la Grande Armée. Ecco l’occasione per mettere a frutto la propria esperienza tattica!

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